Aquaclub, scelta vincente.
Oltre ogni attesa il successo del centro polifunzionale di Condino, inaugurato a Ferragosto.
Negli ultimi due decenni si sono consolidate nel settore dell’acquaticità alcune importanti mutazioni della richiesta del mercato e dello stile di frequentazione da parte degli utenti, che già negli anni 90 avevano iniziato ad emergere. Nonostante i significativi successi riportati dal nuoto italiano ed il conseguente effetto di emulazione che essi hanno positivamente indotto, l’attività agonistica ha continuato a muoversi secondo i propri criteri e sui propri binari, mentre ad essa si affiancavano e si sviluppavano in modo sempre più rilevante nuove tendenze di utilizzo dell’acqua e delle attività affini.
In particolare emergeva una crescente richiesta di impianti ed attrezzature ludico-ricreative, di benessere e forma fisica, di cura della persona e del suo aspetto. Ciò ha suscitato un’offerta nel settore dell’acquaticità, che si è orientata, da un lato verso il wellness (centri benessere e beauty center) ed il fitness (palestre diversamente attrezzate), dall’altro verso impianti ricchi di attrazioni (giochi d’acqua di varia natura).
L’impianto del nuovo millennio si è così sostanzialmente differenziato da quella tradizionale, caratterizzandosi per una crescente diffusione delle forme libere, per l’integrazione di apparecchi inediti, da elementi puntuali (diffusori specifici e fari subacquei), ovvero più estesi (panche, lettini, scale a gradini, scivoli, giochi d’acqua vari). Le nuove vasche hanno quindi iniziato a caratterizzarsi sia per la varietà di forme e sagome, che per la capacità di integrare e nascondere sistemi tecnologici complessi, quali tubazioni rigide e flessibili, terminali di erogazione e diffusione di acqua ed aria.
Contemporaneamente sono emerse necessità a prima vista in esatta antitesi con le esigenze esposte: rapidità di esecuzione per assicurare processi di riqualificazione circoscritti a brevi stagioni morte, efficienza e risparmio energetici volti a garantire il contenimento dei costi di esercizio. È evidente come la velocità nella realizzazione confligga inevitabilmente con un’opera per propria natura articolata e complessa, così come risulta palese come l’implementazione di sistemi energivori, quali giochi d’acqua e maggiori temperature dell’acqua richieste da attività ludico ricreative, siano in contrasto con l’irrinunciabile necessità di contenere una bolletta energetica, altrimenti in impercettibile quanto inesorabile crescita.
Quale possibile risposta a questa molteplicità di richieste, a prima vista inconciliabili tra loro, si è proposta sul mercato, guadagnando progressivamente fiducia e quota di penetrazione, una tecnologia in precedenza inedita: le vasche preformate in polistirene espanso (EPS). Si tratta di una soluzione che abbina ad un materiale di ottime caratteristiche di base (leggerezza, resistenza termica) una lavorazione raffinata e tecnologicamente avanzata: il taglio computerizzato a filo caldo ed il successivo assemblaggio in cantiere.
Questa tecnologia consente di ottenere elevati livelli di precisione, trasferendo direttamente dal disegno computerizzato alla lavorazione la formazione di blocchi sagomati, nella pratica assenza di limiti di complessità: si possono ottenere forme curvilinee qualsiasi (anche a “doppia curvatura”), con formazione di golfi, gradini, sedute, arrotondamenti di spigoli, raccordi di ogni genere. Tutto ciò lascia al progettista la massima libertà di introdurre in spazi talvolta vincolati e predefiniti, una molteplicità di aree ed attrezzature, opportunamente disposte e giustapposte, ai fini sia architettonici, che di un utilizzo razionale dello spazio e di una ragionata distribuzione delle funzioni.
La versatilità del materiale consente inoltre di creare gli alloggiamenti per i più complessi servizi tecnologici: mandata e ripresa dell’acqua del circuito di filtrazione, diffusione di acqua ed aria nei diversi giochi, pulsanti di comando, fari sommersi, ecc. Risulta inoltre possibile predisporre e realizzare l’installazione di accessori quali maniglioni, mancorrenti, scalette alla marinara, ecc. Il materiale, opportunamente frazionato in blocchi di dimensioni compatibili con le esigenze di trasporto e di introduzione in cantiere, è ordinato e numerato per un rapido assemblaggio in cantiere, preso il quale vengono richieste solo superfici regolari di appoggio e la predisposizione di servizi tecnologici da allacciare.
Questa tipologia di lavorazione consente di abbreviare i tempi di esecuzione, giacché permette di produrre in officina i blocchi preformati di EPS (con caratteristiche dimensionali direttamente trasferite da computer), mentre in cantiere prendono forma le strutture, le partizioni e le finiture ove gli stessi elementi dovranno successivamente essere assemblati. L’introduzione di elementi di irrigidimento - opportunamente calcolati - assicura la resistenza meccanica alle spinte dell’acqua anche per vasche sporgenti dal pavimento, non senza la collaborazione di un rivestimento impermeabilizzante, che, oltre a fornire una resistente superficie di appoggio per l’applicazione di rivestimenti ceramici (tipicamente mosaici, meno frequentemente in telo di PVC), riunisce il prefabbricato in EPS in un unico blocco, sottoposto a rigorosa prova di tenuta prima della posa del rivestimento.
La caratteristica leggerezza dell’EPS, data dalla tipica presenza di cellule chiuse, è la base per garantirne l’elevata resistenza termica. Questa caratteristica permette di conseguire non solo una drastica riduzione della trasmittanza della vasca, ma anche l’eliminazione alla radice di tutti i ponti termici (che altrimenti affliggono le vasche isolate esternamente), assicurando un’efficace contenimento delle dispersioni termiche verso l’esterno. Per quanto invece riguarda i fabbisogni elettrici, la disponibilità di una molteplicità di giochi d’acqua, consente alle moderne tecnologie di automazione di determinarne un’attivazione periodica ciclica, con simultaneità predefinite in funzione degli orari e calendari, al fine di limitare sia i consumi elettrici, che le contemporaneità d’uso e, quindi, le punte di prelievo.
Si tratta, in definitiva, di una tecnologia semplice e rapida, affidabile e performante, che consente di limitare i costi e tempi di realizzazione, contenendo nel contempo gli oneri di esercizio. All’utilizzatore finale viene messo a disposizione un impianto moderno, gradevole alla vista e all’uso; il committente vede compressi costi e tempi di realizzazione; il progettista può esprimere la propria creatività e fantasia, con una drastica riduzione dei vincoli costruttivi; la riduzione delle dispersioni riduce i fabbisogni energetici e le conseguenti emissioni: anche l’ambiente ringrazia…
Nella primavera del 2007, sui tavoli della Giunta Comunale di Condino giaceva il progetto definitivo per la costruzione di un nuovo Centro Natatorio di Valle, frazionate in vasche nuoto (25,0 x 12,5), addestramento e bambini. Colti dal dubbio che questo progetto ignorasse le recenti tendenze del mercato, gli Amministratori decisero di chiedere un parere sulla possibilità di realizzare all’interno dello stesso volume di fabbrica un impianto polifunzionale, rivolto ad un pubblico più ampio e destinato a divenire un luogo di aggregazione sociale, grazie ad una frequentazione più prolungata e diffusa, non strettamente collegata ad attività prettamente agonistiche o di avviamento al nuoto.
Gli schizzi e le soluzioni predisposti in breve tempo dallo studio TESI Engineering convinsero l’amministrazione sull’opportunità di informare il nuovo impianto ai principi ed alle esigenze che il mercato già da tempo indicava come emergenti e dominanti: spazi per le attività ludico-ricreative, attrezzate con giochi d’acqua ed attrazioni specifiche (scivoli, river), ampi spazi a bordo vasca per soggiorno e relax, volti a promuovere la frequentazione da parte di gruppi, famiglie, utenti di ogni età, con una permanenza protratta, tesa a divenire uno spazio per il tempo libero e offerta ad un ampio bacino di utenza.
Le analisi di mercato condotte sulla popolazione residente e sul contributo turistico, differenziata per fasce di età ed in base alla distanza di percorrenza, corretta in ragione della prevista interferenza degli impianti concorrenti, indicavano l’opportunità di contenere le dimensioni e le caratteristiche dell’intervento, ma assicuravano nel contempo l’esistenza di un tessuto sociale che avrebbe potuto trarre soddisfazione da un impianto polifunzionale.
Sulla base di un progetto di variante allestito in questa direzione ed approvato da tutti gli organismi competenti, il confronto concorrenziale conseguente vedeva aggiudicataria la proposta formulata dalla Ediltione spa di Tione di Trento. La proposta centrava al meglio la filosofia richiesta dal bando di gara, introducendo accanto alla zona nuoto (opportunamente dotata di una insenatura laterale per l’addestramento) e alla richiesta vasca ludico-ricreativa (idromassaggio, river, scivolo, lettini…) una zona relax per adulti (lettini, idromassaggio) ed una laguna per baby, quest’ultima frazionata in zone a livelli e profondità diverse, con l’acqua che sfiora dalla vasca più alta a quella più bassa.
In sede di esecuzione dei lavori, il ribasso d’asta offerto veniva impiegato per aumentare a quattro corsie la zona nuoto e per aggiungere un gioco d’acqua a “fungo” nella zona ludica, mentre le aree soppalcate ed in quota venivano destinate a spazi a secco per il tempo libero e per il relax.
Ultimata nell’aprile 2015, la struttura è stata inaugurata in occasione del Ferragosto di quest’anno, nell’ambito di una manifestazione che ha suscitato l’interesse di tutta la vallata e in occasione della quale il pubblico intervenuto è stato accompagnato alla visita di tutto l’impianto (inclusi i servizi tecnici), e poi lasciato libero di fruire delle proposte ed attrattive offerte dall’impianto nella cornice festosa di un benaugurante “open-day”.
Nelle settimane successive il gradimento da parte del pubblico ha permesso di marcare una frequentazione giornaliera, che ha superato la soglia dei 1000 ingressi, ritenuta fino a qualche tempo prima inarrivabile. La campagna di vendita di pacchetti con corsi organizzati, dall’avviamento al nuoto, all’agonismo, passando per corsi di acquagymn di tutti i tipi e per tutte le età, ha anch’essa fornito risultati al di sopra di ogni più rosea aspettativa.
Questi dati iniziali, se da un lato sono propiziarti dal “fattore novità”, dall’altro devono superare l’inevitabile difficoltà iniziale che le nuove strutture si trovano a fronteggiare per farsi conoscere ed affermarsi sul mercato; essi hanno comunque generato un clima di grande fiducia e soddisfazione, sulle cui basi si auspica possano poggiare uno sviluppo continuo, che assicuri a quest’opera la frequentazione e l’apprezzamento su cui le amministrazioni di valle hanno da anni scommesso per conseguire il sogno di un luogo di aggregazione sociale, per il tempo libero di tutte le fasce di età, soprattutto per i più giovani.
Questa breve case-history ha lo scopo di evidenziare la lungimiranza di un’amministrazione, che ha voluto e saputo interpretare i segni dei tempi, indirizzando le proprie scelte verso le richieste del mercato, non per questo rinunciando al ruolo del nuoto, centrale per le sue valenze sportiva, sociale e “sanitaria”: si tratta infatti di un’attività che fa bene a maschi e femmine, giovani e vecchi, soggetti in salute o che la devono recuperare, sportivi e non solo…accanto ad essa, si sta imponendo una concezione più ludica e ricreativa dell’acquaticità, comunque utilòe per avvicinare il pubblico al nuoto. Tutto ciò richiede di concepire impianti specifici, non senza la possibilità di “giocare” con forme, sagome, attrezzature ed attrazioni, con la necessaria libertà, ma sempre nel rispetto dei vincoli imposti dal luogo, dall’economia, dalle normative. Una scommessa non semplice, ma che questo “caso” sembra già indicare come candidata ad un successo significativo.